mercoledì 27 gennaio 2010

CIAO BELLO - 3 ANNI DOPO

Sono passati 1096 giorni. Volati via. Minacciava pioggia il 27 gennaio, 2007. La partita si svolse però all'asciutto, terreno pesante ma madre Natura fu clemente. Poi arrivò una bufera, di cui ancora oggi portiamo i segni. Il suo appuntamento con la morte è arrivato troppo presto. Per un minuscolo borgo come quelli in cui abitiamo il ricordo va compresibilmente al di la dell'evento sportivo tragicamente finito, chi ha almeno 15-20 anni vive quasi facendo spallucce sull'insanità di certi episodi nel mondo dello sport ma quando il dolore trafigge direttamente il cuore rassegnarsi è un'impresa al di fuori delle capacità umane.
Dopo 36 mesi tutti noi amici di Ermanno assaporiamo sentimenti diversi, ognuno ha il proprio modo per rievocare la sua figura: malinconico o sereno, arrabbiato o rassegnato, ma tutti così meravigliosamente legati nel tener vivo nel cuore un uomo che per noi non se n'è mai andato.
Indietro non si torna, magari si potrebbe farlo! Però, permetteci il luogo comune, dalla storia si impara a vivere il futuro. Ermanno non è un santo (e certamente lui non avrebbe voluto di certo sentirsi tale), non sarà mai un martire, ma di sicuro era un uomo a cui volevamo bene, e ora ce ne siamo resi perfettamente conto dopo il vuoto che ha lasciato.
Non permettiamo mai di spegnere la seppur esile fiammella delle memoria, e anche se non amava essere al centro dell'attenzione non ci perdonerebbe mai di dimenticarci di lui.
"A volte basta un attimo per scordare una vita ma a volte non basta una vita per scordare un attimo" diceva un cantante statunitense, con dolore ricorderemo l'attimo ma con il sorriso ricorderemo sempre la vita, Ermanno. Ciao bello.

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